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HT Value, rassegna stampa foto del 28-31 ottobre

11-15 novembre: la rassegna stampa di HTValue

Restare connessi all’innovazione digitale che va veloce è sempre più una necessità. Ecco dunque la rassegna stampa di HT Value, online il venerdì. Questa quella della settimana 11-15 novembre.

Il successo del Festival della Tecnologia di Torino

Si è chiuso con 50 mila presenze il Festival della Tecnologia organizzato dal Politecnico di Torino. Grazie al successo di questa edizione dal 2020 si chiamerà “Biennale Tecnologia”

Ad annunciarlo è stato il Rettore Guido Saracco: “Il successo di questa prima edizione ci rende molto orgogliosi e indica che siamo sulla strada giusta: Torino e tutto il territorio accolgono con curiosità ed entusiasmo le novità, anche culturali, e il nostro Ateneo, insieme a tutti gli attori che hanno creduto in questa iniziativa, può davvero contribuire a promuovere la creazione di una massa critica di intenti per far ripartire la città e la nostra regione”, riporta Quotidianopiemontese.it

Anche la Sindaca di Torino Chiara Appendino era presente: “Vedere nascere il Festival della Tecnologia a Torino è motivo di orgoglio per tutta la Città – si legge sempre su Quotidianopiemontese.it Come abbiamo dimostrato in questi anni, innovazione e tecnologia possono essere una potente leva di sviluppo, sulla quale investire in termini di risorse e competenze, valorizzando il know-how di prim’ordine già esistente sul territorio. Questo evento, che diventerà biennale, alternandosi a Biennale Democrazia, sarà un potente attrattore di eccellenze, ricercatori, imprese, studenti e innovatori. Lavoreremo insieme al Politecnico e alle realtà coinvolte affinché divenga un punto di riferimento del settore, nazionale e internazionale”

Un grande evento con importanti ospiti e due Lauree ad honorem durante le 4 giornate del Festival: “Il Festival si è aperto con il conferimento della Laurea ad honorem in Ingegneria Gestionale al Premio Nobel Joseph Stiglitz mentre, nella giornata di sabato, a Samantha Cristoforetti è stato conferito il medesimo riconoscimento in Ingegneria Aerospaziale – continua il quotidiano locale – Nei quattro giorni del Festival, sono stati oltre 160 gli incontri in programma, con 350 relatori da tutto il mondo nelle oltre 23 sedi e con la collaborazione di più di 50 partner”.

Leggi la rassegna stampa della settimana precedente

I giovani favorevoli alla tecnologia

Un’indagine riportata dal Il Sole 24 Ore spiega come 8 giovani su 10 considerino positiva la tecnologia nelle loro vite. “Questo quanto emerge dall’indagine condotta da Bva-Doxa per Visa in collaborazione con FEduF, la Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio costituita dall’Abi – scrive il quotidiano economico-finanziario –  su di un campione di 500 ragazzi italiani tra i 18 e 25 anni, sulla percezione del valore del denaro contante ed elettronico nella generazione dei nativi digitali”.

Il Sole 24 Ore entra poi nel dettaglio: “il 37% utilizza app per sharing di mezzi di trasporto (auto, bici, scooter) e il 42% paga i mezzi pubblici con lo smartphone, il 22% paga la sosta per l’auto con le app. L’uso dello smartphone è diffuso anche per la prenotazione delle vacanze: il 60% del campione lo usa per prenotare aerei, case o alberghi online. “Il 60% del campione gioca con lo smartphone sempre-spesso – prosegue l’articolo – 87% guarda video brevi dai social e ascolta musica, il 66% guarda film e serie tv.

Per quanto riguarda i pagamenti le preferenze ricadono sempre di più sulle carte o sulle app: “Nel complesso dei loro pagamenti se il 39% è gestito in ‘contanti’, il restante 60% passa attraverso forme dematerializzate di denaro, tra cui carte (32%), app di pagamenti (12%)”. “I giovani del campione sono molto inclini agli acquisti on line – continua sempre Il Sole 24 Orescelti soprattutto per la convenienza dei prezzi e per la comodità di ricevere la merce a casa. Il 41% utilizza le carte prepagate per i propri acquisti on line”.

Lenovo Accelerate ‘19

Anche quest’anno Lenovo ha portato il suo roadshow Accelerate in Italia. Il 6 e il 7 novembre l’evento si è tenuto al Palazzo del ghiaccio per presentare la sua visione Smarter Technology for All, insieme ai partners Intel e F.C. Inter

Ad entrare nei dettagli e spiegare ciò che è stato mostrato ci ha pensato Bitmat.it con un articolo di inizio settimana: ”un approccio basato su tre portanti – Smart IoT, Smart Infrastructure e Smart Vertical – che ha l’obiettivo di portare a tutti le tecnologie intelligenti che rivoluzioneranno il modo di fare business e lavorare”

“Analizzando le tendenze future, il World Economic Forum stima che nel 2022 le tecnologie legate alla realtà virtuale e aumentata saranno adottate da circa il 60% delle imprese – prosegue Bitmat.itcon una sempre maggiore integrazione fra il lavoro svolto dalle persone e quello svolto dalle macchine e investimenti di 8.000 miliardi di dollari in nuove tecnologie di digital transformation da qui al 2022”

L’articolo spiega ciò che sarà nel futuro prossimo per quello che riguarda le tecnologie e l’IoT, tutte le soluzioni proposte e quanto inciderà l’AR e la VR sul business delle aziende. 

L’importanza del crowdfunding per le startup innovative

A Genova il 14 novembre si è svolto un importante evento dal titolo Investire nell’Hi Tech: il crowdfunding per lo sviluppo di startup innovative. In questa occasione è stato affrontato l’argomento del crowdfunding, tra le forme migliori e più efficaci per finanziare progetti innovativi. “Si passa poi agli incentivi fiscali che derivano dall’investimento nelle startup innovativescrive Mentelocale.itper poi scendere nel dettaglio con la presentazione della startup Fremslife e delle opportunità che derivano dall’investimento nelle Life Sciences”

Fremslife è tra le prime aziende italiane ad occuparsi delle nuove tecnologie di elettroceutica, “disciplina della bioingegneria che studia e sviluppa le tecnologie della bioelettronica, con le quali si fa uso di stimolazioni elettriche per applicazioni terapeutiche in alternativa all’utilizzo di farmaci” continua sempre Mentelocale.it

Allo spazio ImmaginaGenova, dove si è tenuta la manifestazione, sono intervenuti Leonardo Frigiolini (AD Frigiolini & Partners),  Giuseppe Gaggero (Dottore Commercialista), Michele Palermo (AD Fremslife) e Luigi Miracoli (Business Angel IAG, Consigliere Fremslife). 

Non c’è innovazione senza collaborazione

L’innovazione digitale non basta se non c’è collaborazione e contaminazione tra diversi settori. Ne è l’esempio PAC2000A (la cooperativa più grande del gruppo Conad) con Informatica Uno, società specializzata in software e non solo. 

“Nell’era del digitale, le tecnologie non bastano. Per fare davvero la differenza, è fondamentale che gli investimenti IT vengano valorizzati attraverso un approccio collaborativo tra aziende (e quindi persone) appartenenti a settori differenti. Perché è proprio dalla contaminazione tra diverse esperienze e competenze che è possibile far emergere valore”, scrive Repubblica.it.

Repubblica.it ha intervistato Vanni Chioccoloni, ICT Manager di PAC2000A, di cui proponiamo un estratto delle sue dichiarazioni: “Tra le due aziende vi è una collaborazione ventennale nell’ambito delle tecnologie, iniziata con l’acquisto di hardware Ibm per il rinnovamento dei sistemi informatici ed in tempi più recenti, orientata soprattutto verso il segmento dei servizi”. “Innovare quando le cose vanno bene può sembrare eccessivamente rischioso – continua Chioccoloni – ma in un contesto di mercato dove tutto cambia continuamente, occorre tenere sempre le antenne dritte verso l’innovazione.

Sul ritorno degli investimenti fatti il quotidiano nell’edizione online conclude: “Chi riveste cariche manageriali in ambito informatico, quando propone nuovi investimenti, è tenuto a confrontarsi con il top management, dimostrando precisamente ed oggettivamente i benefici conseguenti.

Rassegna stampa HTValue 4-8 novembre

4-8 novembre: la rassegna stampa di HTValue sull’innovazione

Democrazia digitale e green New Deal

Su MicroMega è uscita un’interessante intervista a Francesca Bria, una delle massime esperte di Rete e organizzatrice di Decode, evento sull’innovazione tecnologica che si è svolto a Torino il 5 e il 6 novembre

“Proponiamo una visione per la società digitale che sia rispettosa dei valori democratici e che favorisca una reale partecipazione dei cittadini – spiega Bria a MicroMega – E questa sfida per la sovranità digitale vogliamo metterla al servizio della transizione ecologica e di un ambizioso Green New Deal. Per rilanciare una politica progressista che faccia svoltare la società Bria sottolinea: “Si tratta di proporre un nuovo e rinvigorito progetto politico che possa indirizzare questa rivoluzione industriale (big data, AI, algoritmi) alla soluzione dei reali problemi ambientali ed economici che abbiamo di fronte: dalla transizione ecologica alla modernizzazione delle infrastrutture fino alla rivitalizzazione della partecipazione. Bisogna usare le tecnologie digitali per ottenere una sostenibilità sia sociale che ambientale

La docente dell’Imperial College di Londra parla anche del significato di mettere il cittadino al centro dell’agenda tecnologica, trattato sul libro che ha scritto con Morozov sul concetto di smart city: ”Significa che la digitalizzazione non può partire dalla mera tecnologia (sensori, big data connettività), ma deve partire dai problemi reali delle persone: il diritto alla casa, una mobilità sostenibile ed efficiente, la lotta al cambiamento climatico, più diritti per i lavoratori precari della gig economy e la rivitalizzazione delle forme di partecipazione democratica. Solo dopo bisogna chiederci come la tecnologia, se governata in maniera democratica, può aiutarci a raggiungere questi obiettivi”

Infine Francesca Bria si sofferma sui temi e alcuni ospiti di Decode, come la ministra per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione Paola Pisano, con cui spesso si è confrontata, e sulla questione delle monete virtuali come principale minaccia al monopolio delle banche centrali

Di innovazione HTValue ha parlato anche nella settimana precedente al 4-8 novembre.

Ecomondo e Key Energy 2019

Martedì 5 novembre si è svolto a Rimini Ecomondo e Key Energy 2019, un appuntamento sulle energie rinnovabili e sull’economia circolare e verde, che ha visto la partecipazione di 30 paesi con 1300 espositori, visitatori di 150 paesi, 500 buyer provenienti dalle principali zone strategiche del business, in particolare dalla Cina

Uno dei focus più interessanti riguarda le soluzioni digitali: acqua 4.0, per il miglioramento dell’efficienza, pianificazione e gestione con maggiore sostenibilità economica e ambientale” spiega Quotidiano.net. Un altro focus importante è quello sulle startup italiane e internazionali.

Tra gli argomenti essenziali dell’evento sicuramente c’è quello che concerne lo sviluppo e l’evoluzione sostenibile delle città. “Ma a Ecomondo sarà protagonista anche la Commissione Ue – sottolinea ancora Quotidiano.net con l’Agenzia europea dell’ambiente (Aea): nella sua area in fiera organizzerà sessioni informative sulle opportunità europee di finanziamento, su sprechi alimentari, plastica, mobilità sostenibile e smart building, oltre a illustrare i risultati ottenuti con i programmi europei”.

Vantaggi e svantaggi del multi cloud

Un’azienda nella sua trasformazione digitale ha bisogno di architetture IT flessibili, scalabili, affidabili che riescano a supportare le applicazioni più innovative e abbiano il miglior rapporto tra prestazione e costi. Pertanto nel mondo del business molti decidono di affidarsi al multi cloud, come spiega un articolo di Zerounoweb.it del 4 novembre.  

Il giornalista Riccardo Cervelli, molto competente in materia, dedica molto spazio ai vantaggi di lavorare in multi cloud: “Il cosiddetto multi tenant cloud, cioè il multi cloud che ricorre a “nuvole” di provider diversi e concorrenti fra loro, permette alle aziende clienti di evitare la dipendenza (lock-in) da un unico fornitore. Un secondo vantaggio per cui le aziende ricorrono al multi cloud è la business continuity. Altro motivo per la scelta del multi cloud è la possibilità di scegliere, di volta in volta, su quale acquistare uno specifico servizio in base al migliore rapporto prestazioni-costi (cost-effectives). Ultimo, ma non meno importante vantaggio del multi cloud, è quello di permettere la creazione di ambienti geograficamente distribuiti che consentono di aumentare le performance applicative in regioni specifiche, ottemperando nel contempo a compliance relative alla localizzazione dei dati”.

Ma il multi cloud prevede anche delle criticità: “Non è detto che tutte le aziende, al di là di utilizzi controllati di offerte cloud differenti soprattutto in ambito SaaS  abbiano reali vantaggi dall’investimento su più di un public cloud per servizi IaaS e PaaS – nota Cervelli – Se è vero che qualche servizio può costare meno su una “nube” diversa da quella prescelta, l’eventuale risparmio ottenibile “tradendo” il partner potrebbe essere vanificato da maggiori costi di provisioning e di integrazione. Infatti, come fanno notare in molti, finora i maggiori cloud provider si sono ben guardati da rendere le API (Application Programming Interface) dei loro servizi simili, se non identiche”

In conclusione l’autore propone delle strategie per lavorare al meglio in multi cloud e come gestire al meglio questo ambiente virtuale, poi elenca i principali fornitori come Amazon Web Services (AWS), Microsoft Azure, Google Cloud Platform e IBM Cloud, senza dimenticare “operatori meno noti al grande pubblico ma specializzati in infrastrutture di comunicazione e IT”.

Self-reflection on Effective Learning by Fostering the use of Innovative Educational Technologies. In una parola: SELFIE.

Ad un anno del lancio di SELFIE (acronimo di “autoriflessione su un apprendimento efficace mediante la promozione dell’innovazione attraverso le tecnologie per la didattica”), lo strumento gratuito online promosso dalla Commissione Europea, Agenziacomunica.net scrive un articolo di inizio settimana per fare un bilancio sull’uso fatto finora da studenti, insegnanti e dirigenti scolastici. 

Fino ad ora si contano 450.000 utenti, ma si stima che arriveranno a 500.000 entro la fine dell’anno. “Sono lieto che così tante scuole diverse utilizzino SELFIE, strumento che aiuta insegnanti e studenti a discutere come utilizzare al meglio le nuove tecnologie nell’insegnamento e nell’apprendimento e ne potenzia le competenze digitali”, ha commentato Tibor Navracsics, Commissario per l’Istruzione, la cultura, i giovani e lo sport e responsabile del Centro comune di ricerca, in occasione di questo primo anniversario. “Le scuole stesse sono organizzazioni di apprendimento e con SELFIE possono misurare il percorso digitale già compiuto e definire le tappe successive” riporta Agenziacomunica.net.

SELFIE, grazie all’interazione degli utenti e ai feedback raccolti, viene costantemente migliorato. Sono state aggiunte nuove funzionalità e “Nel 2020 verranno sviluppati altri materiali di sostegno e di formazione, compreso un corso MOOC per le scuole su SELFIE e su come gli insegnanti possono utilizzarne i risultati per migliorare l’insegnamento e l’apprendimento con il supporto delle tecnologie digitali – prosegue l’articolo – A gennaio 2020 è previsto anche il lancio di una versione di SELFIE destinata all’istruzione e formazione professionale basata sul lavoro.

L’Agenzia online parla anche di come nasce il progetto e da chi è stato sviluppato in ambito Commissione Europea, così come riflette sull’utilizzo della profilazione, spiegando che “Tutte le risposte a SELFIE sono anonime e non vengono raccolti dati personali. I dati non vengono utilizzati per stilare una graduatoria delle scuole o dei sistemi d’istruzione”. Infine viene spiegato come il fine del piano d’azione messo in atto nel 2018 dalla Commissione punti “a rafforzare le competenze digitali in Europa e a sostenere l’uso innovativo delle tecnologie digitali nell’insegnamento e nell’apprendimento”.

L’armonia uomo-macchina è possibile

Uno dei tanti eventi recenti che riguardano l’uso della tecnologia è stato CIBUS TEC, svoltosi a Parma. Un importante argomento ruota attorno alla questione se sia possibile o meno l’armonia tra uomo e macchina. Una risposta convincente è arrivata da Omron Electronics con l’Omron TM Collaborative Robot. 

“Il sistema di controllo universale KREL VIEWER 4.0, basato sul PC Xpectia FH e telecamere Omron, ha prestazioni elevate e rendimento eccezionale, in grado di soddisfare i requisiti più severi – spiega Tecnelab.it –  Gli algoritmi intelligenti, sviluppati dalla casa madre giapponese, e la tecnologia di illuminazione Photometric Stereo Light rendono KREL VIEWER 4.0 robusto e affidabile per qualunque applicazione, a qualsiasi velocità, per la massima produttività”

“Il rivoluzionario sistema di controllo universale KREL SMART CONTROL, basato su telecamere All-In-One MicroHAWK Omron con ottica, processore, illuminazione e comunicazione integrati – prosegue l’articolo di Tecnelab.it ridefinisce invece il mercato dei sistemi di controllo, offrendo la soluzione completa per superare tutte le sfide delle attività di ispezione in qualsiasi condizione, grazie a caratteristiche come l’estrema facilità di utilizzo, la comunicazione ad alta velocità, la funzione di autofocus con lente a cristalli liquidi e fattore di forma ridotto”. 

Massimo Porta, General Manager di Omron ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine della manifestazione: “L’automazione industriale è un processo del quale non dobbiamo avere paura, anzi, bisogna comprenderlo e capire che il lavoro umano e quello della macchina possono integrarsi e potenziarsi a vicenda, L’Italia non può rinunciare all’innovazione industriale.

HT Value, rassegna stampa foto del 28-31 ottobre

28-31 ottobre: la rassegna stampa di HTValue

Restare connessi all’innovazione digitale che va veloce è sempre più una necessità. Ecco dunque la rassegna stampa di HT Value, online il venerdì. Questa quella della settimana 28-31 ottobre.

Rinnovamento Agenzia Italia Digitale: la ministra cambia il direttore

La ministra Paola Pisano ha iniziato a rinnovare l’Agenzia Italia Digitale. Il primo cambiamento era avvenuto con il passaggio dell’Agenzia dal ministero della PA al neonato ministero dell’innovazione. Adesso la ministra ha ufficializzato ciò che si vociferava da tempo, a un anno dalla nomina da parte dell’ex ministro leghista della PA dell’attuale direttrice Teresa Alvaro.

“È possibile inviare la candidatura via PEC, all’indirizzo di posta elettronica certificata ministroinnovazione@pec.governo.it entro le ore 12:00 di martedì 12 novembre 2019” si legge sulla Gazzetta ufficiale.

In un articolo de La Repubblica si spiega come soltanto un direttore dell’Agenzia, Antonio Samaritani, sia riuscito a raggiungere il ciclo completo di tre anni di incarico. Di contro non si riesce a comprendere il motivo per cui la Alvaro abbia accettato la direzione alle soglie della pensione, anche se aveva chiesto di completare il triennio. 

I precedenti direttori hanno sempre riscontrato problemi di governance che hanno loro impedito di rimanere in carica fino al termine del mandato.

Oltre alla rassegna del 28-31 ottobre, leggi quella della settimana precedente. 

“Cambiare il direttore dell’Agenzia è solo una piccola parte della sfida complessiva, come si evince dalle stesse parole della ministra in audizione. La riforma dell’Agenzia è urgente per tanti motivi, come in questi anni hanno evidenziato molti addetti ai lavori: organismo tecnico dove quasi un dipendente su due non ha competenze tecniche specifiche (ma funzioni impiegatizie o amministrative) e un’età media di oltre 50 anni – conclude sempre Repubblica.it – Riformarla non sarà facile, se non sarà possibile assumere persone con nuove competenze: è il nodo delle risorse, che la stessa ministra ha denunciato in audizione e in altre occasioni pubbliche nei giorni scorsi. Risorse che sono scarse anche allo stesso suo ministero”.

TIM lancia Risorgimento digitale

TIM ha presentato il progetto itinerante “Risorgimento digitale” che passerà dalle piazze italiane per l’alfabetizzazione digitale dei cittadini. Il progetto è stato presentato a Roma lunedì 28 ottobre ed è rivolto in modo particolare ai tredici milioni di cittadini che non fanno parte degli utenti della Rete per diversi motivi. 

“I numeri, del resto, parlano chiaro – spiega Tecnoandroid.it –  Il 30% dei cittadini con un’età superiore ai sei anni non ha utilizzato Internet nell’ultimo anno, mentre una famiglia su quattro non possiede una connessione a Internet. Di queste famiglie, più della metà ha dichiarato di non essere in possesso di una connessione ad Internet perché non saprebbe utilizzare la Rete, mentre per un’altra percentuale (circa il 20%) Internet sarebbe uno strumento poco interessante”. “L’iniziativa si rivolge principalmente ai piccoli comuni italiani in cui il gap digitale è molto più sentito – prosegue l’articolo e qui sarà presente anche un simpatico truck in cui il personale TIM sarà a disposizione dei cittadini per offrire loro tutti i chiarimenti di cui hanno bisogno. Sarà possibile, per esempio, capire insieme come effettuare un backup delle foto o come aprire un conto online”.

Le prime sei tappe di “Risorgimento digitale” si svolgeranno in Sicilia. Si parte l’11 novembre da Marsala, città nota quale simbolo del Risorgimento d’Italia

Il confronto tra imprese e PA alla IV edizione di “Crescita digitale”

Al via a Roma il 14 novembre la IV edizione di “Crescita digitale” presso il Centro Congressi Roma Eventi Fontana di Trevi. L’evento è organizzato da Noovle.

Si parlerà di intelligenza artificiale, realtà virtuale, realtà aumentata, machine learning e IoT con particolare riferimento a tre aree: trasporti, turismo e sanità. 

Su questi temi ci sarà il confronto tra Pubblica Amministrazione e imprese per fornire “fattori abilitanti per una nuova industria, capace di ridisegnare l’intero sistema produttivo italiano con ricadute anche sulla società, perché valorizzano le risorse del territorio e rendono i servizi “smart” – scrive Corrierecomunicazioni.itsono settori in cui le tecnologie digitali possono fare la differenza creando servizi allineati con le esigenze dell’utente finale e dando competitività all’intero ecosistema di imprese e Pubbliche amministrazioni”.

Durante questa edizione saranno discussi anche i dati del nuovo Assintel Report, ricerca sul mercato Ict e digitale italiano realizzato in collaborazione con Cfmt e Idc Italia. Questo studio oltre a mostrare i dati di crescita 2019, fornisce una proiezione sui trend di spesa per il 2020. “I trend al 2020 indicano che l’innovazione nei tre settori chiave sanità, trasporti e turismo è considerata a forte valore aggiunto: per le aziende italiane dei Trasporti, comunicazioni e utilities – si legge sempre sull’articolo di CorComIdc stima una spesa Ict complessiva di poco inferiore ai 4,3 miliardi di euro, pari al 14% del totale del mercato italiano. Pa, sanità e istruzione, con una spesa di circa 4,2 miliardi di euro, contribuiranno per il 13% al totale. Il settore Servizi investirà circa 5,3 miliardi di euro (17% della spesa complessiva)”.

I dati forniti sono molto positivi. Invitano però il Paese a fare delle riflessioni e a fare soprattutto dei passi in avanti per ciò che riguarda l’innovazione digitale. La spesa non è omogenea sul territorio nazionale e non tutti hanno intenzione di investire sulle tecnologie emergenti.

Sviluppo software e credito di imposta R&S

“L’individuazione delle attività ammissibili alla disciplina del credito d’imposta R&S, introdotta nell’ordinamento italiano dal D.L. 145/2013, convertito con modificazioni dalla L. 9/2014 e integralmente sostituito dall’articolo 1, comma 35, L. 190/2014, (c.d. L. di Stabilità 2015), è questione particolarmente delicata per quanto attiene l’innovazione software.” 

Inizia così l’articolo di Debora Reverberi  su Ecnews.it per ciò che concerne il credito d’imposta R&S a riguardo dello sviluppo dei software. Questa attività è spesso collegata all’innovazione, ma soltanto a certe condizioni può includere componenti ben identificabili di R&S.

L’autrice si occupa in particolare dell’aspetto R&S sul prodotto finale, specificando subito i principali atti di indirizzo: paragrafi 2.68 e seguenti del c.d. Manuale di Frascati, edizione 8.10.2015, concernente le “Guidelines for Collecting and Reporting Data on Research and Experimental Development”; circolare Mise n. 59990 del 9.2.2018; risoluzione AdE 46/E/2018; risoluzione AdE 40/E/2019

Nel Manuale di Frascati viene richiamata e sviluppata anche la disciplina europea su “Aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione” su cui si basa la fonte primaria articolo 3, commi 4 e 5, D.L. 145/2013: ricerca teorica o di base; ricerca applicata o industriale; sviluppo sperimentale

Da Questo quadro emerge come siano escluse attività di routine connesse al software, così come di copiatura, imitazione e decodifica. “Nello sviluppo sperimentale del software il momento conclusivo delle attività ammissibili coincide pertanto, in linea generale, con il c.d. beta testing” conclude Ecnews.it.

Rassegna stampa HTValue 21-25 ottobre

21-25 ottobre: la rassegna stampa di HTValue

Restare connessi all’innovazione digitale che va veloce è sempre più una necessità. Ecco dunque la rassegna stampa di HT Value, online il venerdì. Questa quella della settimana 21-25 ottobre.

La quinta fase dell’IT e la “democratizzazione delle tecnologie”

Secondo IDC (International Data Corporation) è iniziata la quinta fase dei processi di modernizzazione dell’IT aziendale: “Dopo che le prime quattro sono state quelle del mainframe e del batch programming, delle architetture client/server e PC, della virtualizzazione e infine del cloud computing”.

“La fase odierna dell’IT aziendale è caratterizzata dalla democratizzazione di nuove tecnologie – fa notare in un articolo del 21 ottobre Tomshow.itdai container e microservizi agli orchestratori di ambienti cloud, fino alle piattaforme di Machine Learning, che permettono di realizzare livelli di efficienza ed automazione nella gestione di ambienti estremamente più complessi che in passato”.

La società IDC prevede che entro il 2020 il 60% dei workload aziendali risponderà ai requisiti di velocità, flessibilità e continuità della trasformazione digitale. Entro il 2022 invece il 75% delle operazioni di gestione dell’IT sarà guidata dall’AI. 

“Distopia digitale”

Secondo un’indagine del Guardian e le affermazioni del relatore speciale delle Nazioni Unite sulla povertà estrema e i diritti umani, Philip Alston: “I governi si stanno servendo dei poteri dell’intelligenza artificiale per colpire i più vulnerabili”. Lo riporta Agi.it.

L’avvocato statunitense Alston si è focalizzato soprattutto sulle falle dell’impatto della tecnologia digitale sulle reti di sicurezza sociale di tutto il mondo.

In particolare ha parlato di come tutto ciò possa colpire i più poveri, accusando “una manciata di dirigenti potenti” di infliggere miseria a milioni di persone, mentre la tecnologia dovrebbe aiutare ed essere usata come forza positiva. 

Un esempio è ciò che sta accadendo in Australia con il cosiddetto Robodebt. “Un sistema accusato di riconquistare, senza diritto, debiti storici grazie all’azione di un algoritmo difettoso” si legge sempre su Agi.

Oltre alla rassegna stampa del 21-25 ottobre vuoi leggere quella della settimana precedente?

“Attualmente, il governo ha aperto un nuovo fronte digitale: si serve dell’automazione per sospendere milioni di pagamenti sociali. I beneficiari, senza preavviso, si trovano privi del denaro che spetterebbe loro. In 12 mesi, i pagamenti del welfare australiano sono rimasti bloccati un milione di volte grazie alle tecnologie automatizzate”.

In questa rivoluzione digitale a farne le spese è l’elemento umano. Una situazione paradossale dove i cittadini non capiscono perché l’assistenza sociale non sia attiva, al pari dei funzionari che non sanno dar loro risposte adeguate.

Le cinque tendenze che stanno cambiando il mondo

La società di consulenza Gartner ha pubblicato come ogni anno l’Hype Cycle. Il documento 2019 riguarda l’analisi di mercato sulle tecnologie emergenti che avranno un certo impatto su business, società e persone nei prossimi 5-10 anni.

Ogni Hype Cycle si suddivide in 5 fasi principali che riguardano il ciclo di esistenza delle tecnologie in questione. Nel grafico della società Gartner viene mostrato come alcune tecnologie concludano il proprio ciclo in breve tempo e altre durino più di 10 anni, mentre sull’asse verticale viene mostrata la notorietà della tecnologia. 

Economyup.it in un articolo di lunedì segnala quali saranno le 5 tendenze che daranno una svolta al business. “Sensoristica e mobilità, augmented human – si legge – computazione e comunicazione post-classica, ecosistemi digitali, analisi e intelligenza artificiale avanzate”.

“Altre tecnologie – conclude –  in questa tendenza includono: Adaptive machine learning, edge AI, edge analytics, Explainable AI, AI PaaS, generative adversarial networks e analisi grafica”.